In Campania nel cuore del parco regionale dei monti Picentini, in provincia di Salerno, si erge Acerno, dove l'Azienda Agricola Irene Nigro è nata il 1998, figlia della passione e della dedizione della sua titolare. Acerno è situato sulla dorsale appenninica campana ed è sede del Parco dei monti Picentini, confina con Bagnoli Irpino, Montecorvino Rovella, Giffoni Valle Piana, Olevano Tusciano e Montella, già nota nel panorama mondiale per il suo prodotto agroalimentare tipico, le castagne del prete. 

La titolare, Irene Nigro, sin dalla giovane età, effettuava la raccolta delle castagne seguendo anche la lavorazione mediante essiccazione nel gratale di famiglia. Dopo il matrimonio con un giovane acernese, Aniello Vece, proprietario di un castagneto in località Torricelle (Acerno) e dedito anch'esso alla cura del prodotto locale, è maturata l'idea di costruire un'azienda che si occupasse della gestione della filiera della lavorazione delle castagne.

Sin dall'inizio i metodi di gestione, raccolta, selezione e trasformazione sono stati basati su procedimenti del tutto naturali e tradizionali, l'azienda, ancora oggi, utilizza per l'essiccazione delle castagne, un procedimento a fuoco lento su graticci di legno in locali detti gratali. Il castagneto, da dove proviene la materia prima della lavorazione, si trova in località Torricelle di Acerno, l'azienda da sempre gestisce e controlla tutta la filiera produttiva, dalla conduzione dei castagneti, alla raccolta, alla selezione, alla trasformazione fino al confezionamento e alla commercializzazione. I nostri prodotti vengono esportati da Acerno in tutto il territorio nazionale ed internazionale facendo apprezzare la qualità e la bontà del prodotto principale del nostro territorio: le CASTAGNE.

 

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 Arriva il Natale, non dimenticate di portare sulle vostre tavole le squisite Castagne del Prete.

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A proposito del Natale . . . 

Le castagne del prete  sono tipicamente consumate durante il periodo natalizio; è un prodotto tipico Campano e anticamente venivano preparate solamente in Irpinia, utilizzando i forni presenti nelle abitazioni rurali. Oggi, la nostra azienda, osserva ancora la tecnica di produzione tramandataci dalla tradizione. In locali detti gratali, le castagne fresche ancora con il guscio, vengono disposte su graticci di legno, al di sotto dei quali si accendono i fuochi alimentati da legna di castagno. A seconda del grado di umidità, regolato con il tempo di permanenza nei gratali, le castagne assumono diverse caratteristiche. 

Tradizione e leggenda delle Castagne del Prete 

La tradizione attribuisce la nascita della loro produzione ai monaci irpini, che hanno sfruttato il frutto di cui i loro alberi, i castagni, erano ricchi per riscaldarsi durante l' inverno.
Il racconto popolare, invece, racconta una storia molto più fantasiosa. Si narra che un prete ricevette in dono moltissime castagne e le caricò sul suo mulo per portarle a casa. Tuttavia l’animale, gravato dal grosso peso e mal condotto dal padrone, inciampò in un fiume riversando i frutti in acqua. L’intero villaggio iniziò a deridere e schernire il prete che, però, non si diede per vinto; tornò a casa e mise le castagne in forno per asciugarle creando così la gustosa ricetta che prenderà il suo nome.

 

  

 I tanti utilizzi della castagna: 

  • Le castagne si usa in cucina: Le castagne possono essere utilizzate nella preparazione di varie pietanze, oppure possono essere consumate direttamente, sia bollite in acqua e sale (ballotte o ballucci), sia cotte in apposite padelle forate (dette caldarroste). Vengono anche utilizzate per la preparazione di dolci, e confetture. La crema di castagne è un prodotto molto dolce, può essere consumata da sola insieme alla ricotta o allo yogurt, oppure per preparare dolci al cucchiaio, o come ripieno per le crepes. Dalle castagne essicate si ricava la farina con cui poi si prepara il castagnaccio, le frittelle di castagne, crepes, mousse, polenta. La farina di castagne un tempo, si conservava in scrigni di legno che la proteggevano dall’aria e dalla luce, e serviva per fare la polenta, il castagnaccio (con pinoli, uvetta, scorza di arancio) e le frittelle che si mangiavano con la ricotta a colazione durante l’inverno per dare energia a chi lavorava fuori al freddo. Esiste anche la birra alle castagne.
  • Le castagne hanno un uso cosmetico: L'acqua in cui sono state cotte le castagne può essere usata come maschera dopo lo shampoo per esaltare i riflessi dei capelli biondi e come emolliente.
  • Le castagne hanno un uso curativo: L'infuso e il decotto sono indicati per affezioni bronchiali e diarrea. L'infuso delle foglie di castagno è ottimale per i gargarismi in caso di infiammazioni della bocca e della gola.
  • Le castagne sono usate anche nell'allevamento degli animali: la carne di maiali e galline acquista un sapore migliore e una maggiore consistenza quando nell'alimentazione entrano castagne e cascami di sfarinatura.
  • Le castagne sono usate per riscaldare: le bucce delle castagne sono ottime per essere usate come legna per il camino oppure per essere usate in alcuni forni per cuocere tante pietanze 

 

 

 


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